Pistoia-Prato
Da Pistoia cambia totalmente il paesaggio e l’impegno escursionistico: lasciamo l’Appennino con i suoi ardui dislivelli e le emergenze prevalentemente naturalistiche, e d’ora in poi avremo facili colline fino ad Arezzo, costellate di monumenti storici, specchio dei secoli in cui la Toscana esercitò la sua influenza culturale ed economica in tutto il mondo. Partendo dalla Chiesa dedicata al Patrono della VIA, San Bartolomeo, lasciamo il centro storico in direzione est-sud/est, e attraversiamo una vasta periferia per alcuni km, fino ad imboccare stradine tra i campi e i vivai che caratterizzano l’economia di Pistoia. Sulle vicine colline si scorgono ville rinascimentali, fino al primo centro di una certa importanza: Montale. Dopo la contigua cittadina di Montemurlo, comincia un tratto “escursionistico” di media montagna, che sale fino a scavalcare un piccolo crinale. Scesi di nuovo a valle si incontra la pieve di San Pietro, a Figline, un vero gioiello con le pareti ricoperte di bellissimi affreschi; purtroppo però non è sempre aperta. Il tratto successivo è un comodo percorso ciclo-pedonale a fianco della riva destra del fiume Bisenzio, che ci porta al centro di Prato. La città è antichissima, e poco fuori le mura si trovano gli scavi di epoca etrusca in località Confienti. Il centro storico è assolutamente da visitare con attenzione. Accanto a monumenti medievali (soprattutto il castello dell’imperatore Federico II, lo “Stupor mundi”) e rinascimentali (il Duomo, con il pulpito di Donatello), si possono ammirare esempi di archeologia moderna sapientemente riadattata: tante ex-fabbriche dell’industria tessile recuperate a nuovi utilizzi, soprattutto culturali. Anche i pellegrini hanno un importante motivo di attenzione: nel Duomo è conservata la preziosa reliquia della Sacra Cintola.
Distanza : 26,4 Km
Tempo : 7,5 ore
Terreno : due centri storici, sentieri, strade di campagna
Dislivello + : 660 m
Dislivello – : 671 m
Altitudine max : 309 m
Altitudine min : 56 m