Area Centro
Arezzo – Roma
km 333, tappe 14
referenti: Eraldo Ciarini (AR-PG) 333 6681000;
Giancarlo Guerrini (PG-Roma) 339 4674993; Carmine Placidi (Amelia-Nepi) 331 3630277
Abbiamo amato tutti i luoghi attraversati e le persone incontrate, ma non possiamo non emozionarci ancor di piĆ¹ in vista della meta finale: la Tomba di San Pietro, custodita nella cittĆ eterna.
Questo tratto della Via attraversa tre regioni nellāarea che anticamente venne anche chiamata Corridoio Bizantino, cioĆØ quei territori rimasti, anche nel periodo delle invasioni barbariche, sotto il dominio dellāImpero Romano dāOccidente. PuĆ² essere distinta in due parti, con spartiacque a Perugia. Percorriamo prima la splendida Val di Chiana, famosa per le prelibate carni delle bianche mucche, con cui si cucinano le migliori bistecche fiorentine. Siamo sui luoghi cari a San Francesco, in aree naturali piuttosto selvagge, con qualche faticosa salita per raggiungere crinali panoramici, come quello che domina il Lago Trasimeno. Incontriamo cittĆ dallāillustre passato come lāetrusca Cortona, Castiglion Fiorentino e la templare Magione. Lāevento storico forse piĆ¹ importante della zona ĆØ la battaglia del Trasimeno, nella quale Annibale sconfisse i romani. La distanza da Arezzo a Perugia ĆØ di oltre 106 km., e coincide in parte con la Via delle Celle di San Francesco cammino ideato e gestito da Giovanni Roberto Gallastroni, mitico ospitaliere di Rigutino.
Da Perugia a Roma il focus ĆØ sulla romanitĆ della Via che percorriamo, che non ĆØ in sottofondo, ma perfettamente calpestabile su basolato di oltre 23 secoli, che costituiscono uno dei tratti piĆ¹ lunghi in tutta la penisola, molto ben conservato, spesso affiancato da tombe etrusche di mirabile bellezza, in ottimo stato di conservazione. E poi cittĆ e suggestivi borghi pieni di storia, come la medievale Todi, Amelia con il monumento a Germanico, la romana Orte, Nepi la cittĆ cara ai Borgia.
Arrivati a Roma la classica chiusura degli antichi pellegrinaggi avveniva effettuando il Giro delle Sette Chiese; pensiamo che anche i nostri attuali romei avrebbero una piacevole appendice che coniuga sia lāaspetto devozionale che quello meramente turistico; oltre alla visita alle sette chiese di cui al classico āgiroā indetto da San Filippo Neri, suggeriamo di passare anche allāIsola Tiberina, ove si Trova la Chiesa di San Bartolomeo, ove sono custodite le spoglie mortali del nostro Patrono.