Info
Segnavia
Per andare dove devo andare, che strada devo fare? (Totò)
La segnaletica è completa e sicura su tutto il percorso, un grande sforzo è stato compiuto per accompagnare il viandante nel suo cammino, soprattutto con una segnatura “leggera” con adesivi e frecce segnavia dipinti a pennello, poco impattanti.
Gli adesivi riportano il simbolo della VIA, costituito da una serie di elementi:
la sfera stilizzata che rappresenta il GLOBO CRUCIGERO, simbolo con cui gli imperatori medievali intendevano significare il potere religioso e quello civile. All’interno della sfera l’immagine del santo protettore della VIA: San Bartolomeo. I colori sono il giallo e il blu, tipici delle vie di pellegrinaggio.
la sfera stilizzata che rappresenta il GLOBO CRUCIGERO, simbolo con cui gli imperatori medievali intendevano significare di essere depositari del potere religioso e di quello civile. All’interno della sfera l’immagine del santo protettore della VIA: San Bartolomeo. Nel logo è poi riportato il simbolo della Via Romea Germanica, cui siamo collegati. I colori sono giallo e blu, i tipici colori delle vie di pellegrinaggio.
I segni a pennello sono la classica freccia gialla tipica del Cammino di Santiago o, a volte, un segmento sempre giallo.
Da Firenze ad Arezzo, il segnavia a pennello cambia e assume la tipologia CAI, bianco-rossa con una I nera.
Poiché la VIA coincide con diversi altri itinerari, a volte i nostri segnavia convivono con quelli:
da Trento a Pastrengo con la via Claudia Augusta
da Pastrengo a Mantova con la via Postumia
da Fiumalbo a Cutigliano con il Cammino di san Bartolomeo
da Arezzo a Perugia con la via delle Celle di San Francesco
da Perugia a Roma con la via Amerina-Cammino della Luce
Tracce GPX
Tutto il percorso è disponibile mediante tracce GPX scaricabile direttamente nelle singole tappe.
Numeri d’Emergenza
- 112 – è il numero telefonico di emergenza unico europeo. In Emilia Romagna, Toscana, questo numero è indirizzato solamente all’Arma dei Carabinieri. Il NUE è attivo in Lombardia e in Provincia di Trento.
- 113 – Polizia di Stato/Soccorso pubblico di emergenza
- 114 – Emergenza infanzia
- 115 – Vigili del Fuoco
- 118 – Emergenza sanitaria / Ambulanza / Soccorso sanitario
- 116 – Soccorso stradale
- 117 – Guardia di finanza: nato nel 1996.
- 1515 – Incendi boschivi ed emergenze ambientali (fino al 31 dicembre 2016 Corpo Forestale dello Stato, dal 1º gennaio 2017 gestito dall’Arma dei Carabinieri)
- 1525 – Soccorso ambientale: Comando Carabinieri per la tutela dell’ambiente (attivo dal 2007)
Come arrivare a:
qui indichiamo alcune località che possono essere punto di partenza o arrivo, ricordando però che tutti i posti tappa sono raggiungibili con mezzi pubblici.
Arrivare a Trento;
Per auto, moto e camper la via di riferimento è l’Autostrada Brennero-Modena A22, collegata a sud con la A1 Milano-Napoli e la A4 Milano-Venezia. Dalla A22 si diramano le strade statali per raggiungere ogni vallata.
Tutti i treni a lunga percorrenza italiani ed europei fermano nelle due stazioni principali delle città di Trento e Rovereto.
Chi viaggia in aereo può atterrare a Verona, Bergamo, Venezia o Milano e raggiungere il Trentino in un tempo compreso tra una e due ore
Arrivare a Mantova:
In auto Mantova si raggiunge attraverso l’autostrada A22 Modena-Brennero (uscite di Mantova Nord a 4 chilometri dal centro e Mantova Sud a 11,5 chilometri dal capoluogo), A4 Milano – Venezia, uscite di Desenzano, Sirmione, Peschiera e Verona Sud, Autostrada del Sole A1, uscite di Parma Est e Reggio Emilia.
In treno Mantova è raggiungibile da Verona (45 minuti) e da Modena (55 minuti), essendo sulla linea Modena – Verona, e da Milano (2 ore). Passano inoltre per il capoluogo le linee ferroviarie: Milano – Cremona, Suzzara – Ferrara, Pavia – Monselice – Padova, Vicenza. La stazione dista pochi minuti a piedi dal centro storico.
L’aeroporto più vicino è situato a Villafranca di Verona, a 33 chilometri da Mantova Altri aeroporti sono: “Gabriele D’Annunzio” di Montichiari, Brescia (Km. 60), “Giuseppe Verdi” di Parma (Km. 60), “Borgo Panigale” di Bologna (Km. 100) ed “Orio al Serio” di Bergamo (Km. 100).
Arrivare a Modena:
Modena è comodamente raggiungibile tramite due uscite dell’Autostrada A1: uscita Modena Nord (a km 5 dal centro città) e uscita Modena Sud (a km 10 dal centro città); inoltre, la città rappresenta il termine dell’Autostrada A22 del Brennero.
La stazione delle Autocorriere è situata in via Bacchini. L’azienda modenese del trasporto pubblico è SETA (Società Emiliana Trasporti Autofiloviari)
Per chiamare un taxi contattare CO.TA.MO. – Radio Taxi Modena – Tel.: 059 37 42 42
In treno per Modena transita la linea ferroviaria Milano-Bologna. La stazione ferroviaria di Modena è in piazza Dante Alighieri.
L’aeroporto più vicino alla città è lo scalo intercontinentale “G. Marconi” di Bologna-Borgo Panigale, da cui dista 40 km. Il collegamento tra l’aeroporto e la città è garantito dal servizio AerBus di SETA.
Arrivare a Pistoia:
IN AUTO L’uscita di Pistoia si trova sull’Autostrada A11 “Firenze – Mare”.
Per chi proviene da Milano: Autostrada A1 direzione Firenze, allo svincolo Firenze Nord imboccare il raccordo per l’Autostrada A11 “Firenze Mare” direzione Pisa.
Per chi proviene da Roma: Autostrada A1 direzione Firenze e, allo svincolo Firenze Nord, imboccare il raccordo per l’Autostrada A11 “Firenze Mare” direzione Pisa.
Per chi proviene da Genova-Livorno: Autostrada A12 e, allo svincolo di Pisa Nord, imboccare l’Autostrada A1 direzione Firenze e poi la A11 “Firenze Mare” direzione Pisa.
IN AUTOBUS Pistoia e tutte le località della provincia sono raggiungibili mediante comodi servizi di linea effettuati dall’azienda BluBus.
Pistoia è raggiungibili attraverso la rete Trenitalia lungo la Linea Firenze – Lucca – Viareggio.
Pistoia è vicina a due aeroporti internazionali: Pisa e Firenze. I due aeroporto sono serviti da treni, autobus e taxi; ed è possibile raggiungere la città di Pistoia in 40 min da Firenze e 1 ora da Pisa.
Arrivare a Prato:
Arrivare a Prato in auto è molto semplice. La città è attraversata dalle principali autostrade italiane: Autostrada A1 Milano-Napoli e l’Autostrada A11 Firenze – Pisa Nord
Prato è collegata a Firenze tramite autobus; il servizio è gestito dalla compagnia.
Prato è vicina a due aeroporti internazionali: Pisa e Firenze. I due aeroporto sono serviti da treni, autobus e taxi;
Prato è servita da due linee ferroviarie: la Bologna-Firenze e la Firenze-Lucca Dalla stazione di Prato Centrale transitano sia la linea Bologna-Firenze sia la Firenze-Lucca (che prosegue poi per Viareggio o Pisa); quest’ultima interessa altre due stazioni: Prato Porta al Serraglio (la più vicina al centro storico) e Prato Borgonuovo.
Arrivare a Firenze:
Firenze nella rete autostradale italiana. E’ ben collegata con le principali città del nord del paese mentre, andando verso sud, Roma è solo ad un’ora e mezzo di auto. L’ autostrada A1, l’arteria principale che collega l’Italia da nord a sud, ha quattro uscite verso Firenze. L’ autostrada A11 e la Firenze-Pisa-Livorno (FI-PI-LI), a due corsie, collegano invece Firenze con la costa Tirrenica.
l’aeroporto di Firenze Amerigo Vespucci
I treni e i treni ad alta velocità Frecciarossa, permettono di spostarsi nella tratta Napoli-Roma-Firenze-Bologna-Milano in tempi molto ridotti.
Arrivare a Arezzo:
L’auto è il modo più semplice per raggiungere Arezzo è in auto: sia da nord o da sud, sull’Autostrada del Sole vi è un’uscita per Arezzo. Dal casello autostradale al parcheggio del centro città vi sono circa 11 km di strada scorrevole (consiglio: attenzione ai limiti di velocità!).
con il treno, un Intercity che parte da Firenze Rifredi ed impiega circa 40 minuti. Più frequenti sono i treni regionali (quelli normali impiegano circa un’ora e mezzo, mentre quelli più veloci un’ora), che partono sia dalla stazione principale di Firenze (SMN), sia da Campo di Marte. Vi sono anche i treni locali per coloro che si trovano, invece, nel Casentino o a Cortona, che effettuano corse regolari.
Fondo terreno
Il terreno che si calpesta sulla VIA IMPERIALE non è diverso da quello delle altre grandi vie, nazionali ed internazionali. Questa tipologia di itinerari deve necessariamente essere un compromesso tra la storicità del percorso e la attuale percorribilità. Infatti le antiche vie di comunicazione spesso sono oggi diventate autostrade o strade di grande percorrenza, con rilevante traffico, inquinamento e pericolo per il “caminante”. Oppure sono del tutto sparite tra campi coltivati o boschi inestricabili. Il lavoro che abbiamo fatto noi, come altri che hanno tracciato altre VIE destinate ai camminatori moderni, è stato quello di restare il più aderenti possibile alla storia, ben sapendo che comunque gli antichi itinerari, salvo poche eccezioni, erano “aree di strada” o “fasci di via” o direttrici viarie, mutevoli nel tempo. Abbiamo poi cercato di proporre alternative, quando necessario e possibile, al traffico veicolare, suggerendo percorsi vicini a quelli storici e rientranti nelle suddette direttrici viarie; in tal modo il pellegrino ed escursionista ha la possibilità di raggiungere la propria meta in sicurezza, vedendo i luoghi più interessanti, e muovendosi come si spostavano gli antichi, i quali adottavano spesso varianti al percorso usuale, dettate da motivi contingenti, come eventi atmosferici, o politici, o di comodità logistica.
Per quanto detto sopra ben si comprende che la VIA IMPERIALE è costituita da ogni tipo di terreno: dalle carrarecce alle strade asfaltate a bassa percorrenza; dai sentieri nel bosco agli attraversamenti delle città su marciapiedi e strisce pedonali. Quindi scarpe di tipo per trekking leggero
La VIA a … rate
Non sempre ci si può permettere il lusso di dedicare due a tre mesi a un lungo e appassionante viaggio a piedi. Non per questo, tuttavia, di dovrà rinunciare al proprio cammino verso Roma. Sono moltissimi i pellegrini che programmano il viaggio sull’arco di più anni, suddividendo il percorso in tratte da una settimana o dieci giorni, e prevedendo di riprendere il cammino dove lo si è interrotto in precedenza.
È quindi quasi sempre possibile alleggerire una tappa troppo impegnativa per lunghezza o dislivello, o scegliere solo alcune tappe se il tempo a disposizione è limitato, ma anche evitare il brutto tempo senza rinunciare alla visita delle principali località che conservano la memoria del pellegrinaggio e il significativo patrimonio artistico legato alla Via.